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BENESSERE VISIVO

PROGRESSIONE MIOPICA

Progressione miopica

Progressione miopica

Il Dott. Gian Luca Verrenti, laureato in Ottica e Optometria all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e tra i vincitori del premio VisionOttica Award 2023, ci racconta la progressione miopica.

La progressione miopica
Il fenomeno della progressione miopica consiste nell’aumento del valore di miopia nei bambini di età scolare a partire dagli 8 anni di età, fino al termine del loro sviluppo. Questa crescita può avvenire in maniera significativa, perciò è importante mantenere monitorata la progressione.

La progressione miopica nei giovani: che cos'è e come si può controllare

La miopia è un difetto visivo che rende sfocata la visione degli oggetti lontani. Sempre più diffusa, soprattutto tra i giovani, si stima che attualmente oltre 2 miliardi di persone nel mondo siano affette da questa condizione, con una tendenza in aumento. Preoccupanti proiezioni indicano che entro il 2050 la metà della popolazione mondiale potrebbe essere miope. Questo trend innalzerà inevitabilmente il numero di persone affette da miopia patologica (superiore alle -6.00 diottrie), aumentando il rischio di problemi oculari come il distacco della retina, il glaucoma e la maculopatia miopica.

Miopia: cause e soluzioni

Le cause della miopia sono diverse, complesse e coinvolgono fattori genetici oltre che ambientali. La predisposizione ereditaria gioca un ruolo significativo: se entrambi i genitori sono miopi, c'è una probabilità del 50% che il figlio sviluppi la stessa condizione. Tuttavia, lo stile di vita e le abitudini visive svolgono un ruolo altrettanto importante: passare troppo tempo in ambienti chiusi e concentrarsi su attività che richiedono uno sforzo visivo ravvicinato, come la lettura o l'uso di dispositivi digitali, può favorire lo sviluppo e la progressione del difetto visivo.

Che cos’è la progressione miopica

La progressione miopica è il fenomeno per cui la miopia aumenta più velocemente nel tempo, richiedendo una correzione sempre più forte con occhiali o lenti a contatto. Questo processo è associato ad un progressivo allungamento del bulbo oculare, con conseguente aumento del rischio di assottigliamento degli strati oculari più profondi, quali la retina, la coroide e la sclera. Ciò può portare potenzialmente a problematiche visive irreversibili, tra le più comuni, per esempio, il distacco della retina.

Come rallentare la progressione della miopia

Per rallentare la progressione della miopia, è essenziale intervenire sia a livello comportamentale che ottico. Sul fronte comportamentale, seguire alcune regole di igiene visiva può fare la differenza:

  • Alternare regolarmente attività da vicino con pause per distogliere lo sguardo, preferibilmente all'aperto.
  • Mantenere una distanza adeguata tra gli occhi e il materiale di lettura o di lavoro.
  • Assicurarsi di avere una buona illuminazione, evitando riflessi o abbagliamenti.
  • Trascorrere almeno due ore al giorno all'aperto, esponendosi alla luce solare.

A livello ottico, esistono soluzioni specifiche per il controllo della progressione miopica, che agiscono modificando la messa a fuoco dei raggi luminosi sulla retina. Tra queste soluzioni, le più diffuse sono:

  • Le lenti oftalmiche a defocus periferico: sono formate, in base al design, da una zona ottica centrale che corregge il potere refrattivo per la visione da lontano, ed esternamente presentano una zona di trattamento finalizzata alla defocalizzazione periferica dei raggi di luce a livello retinico (tra le più comuni troviamo zone di trattamento formate da anelli concentrici asferici oppure formate da numerose piccole celle di potere più positivo).

Cos'è il defocus periferico e perché è importante per il controllo della miopia?

Consideriamo una lente negativa monofocale per correggere la miopia: il fronte d'onda della luce generato da questa lente che raggiunge la retina sarà sostanzialmente piatto, con il punto focale esattamente sulla fovea (il punto centrale della retina che ci consente di vedere nitidamente e con dettaglio gli oggetti). Tuttavia, la nostra retina non è piatta, e ciò comporta che il fronte d'onda generato dalla lente monofocale, nei punti periferici, si collochi dietro la retina stessa. Questo fenomeno è noto come defocus ipermetropico.

La stimolazione dei punti periferici della retina a causa del fronte d'onda formatosi più lontano, porta nel tempo l'occhio a ricevere il segnale di allungarsi affinché anche questi siano a fuoco sul fronte d'onda creato dalla lente. Tuttavia, questo processo sposta di conseguenza anche la fovea, originariamente correttamente posizionata, generando un peggioramento della diottria e la necessità di aumentare il potere negativo per ripristinare la nitidezza dell'immagine. In tal modo, si procede inevitabilmente verso un progressivo peggioramento della miopia.

Proprio su questo principio fisico si basa l'impiego delle lenti a defocus periferico nel controllo della progressione della miopia. Il potere più positivo o la superficie asferica posizionati sui margini delle lenti consentono di alterare il fronte d'onda generato. Questo non sarà più di forma verticale come avviene con le lenti monofocali, ma cadrà davanti alla retina, generando un defocus miopico che rallenta i segnali di allungamento del bulbo oculare e, di conseguenza, la progressione della miopia.

 

Gian Luca Verrenti