Anche per un emmetrope, ossia una persona senza difetti visivi, la lettura prolungata rappresenta una forte fonte di stress per l’intero sistema visivo. Per poter vedere nitidamente le immagini ravvicinate, nell’occhio devono accadere una serie di cambiamenti che comportano dispendio energetico. Il principale è la contrazione del cristallino, una lente che si trova dietro la pupilla, che aumenta il potere dell’occhio fino a mettere a fuoco ciò che si sta fissando.
Tutto questo processo, chiamato accomodazione, affatica la vista. Una contrazione prolungata potrebbe portare a un blocco accomodativo, ossia una condizione in cui il cristallino fatica a rilassarsi e quindi alzando lo sguardo dal libro si vedrà sfuocato per un intervallo di tempo più o meno lungo.
Per migliorare la vista se leggi tanto recati da un professionista della visione e chiedi che ti dia un’indicazione sulla gradazione per un occhiale da lettura adatto a te. Poi dall’ottico potrai scegliere in base alle tue necessità se optare per un occhiale monofocale oppure per un paio di lenti con supporto accomodativo, ideali per i giovani che devono già portare un occhiale correttivo a permanenza.